Henri Gobard
L'alienazione linguistica
(Analisi tetraglossica)
Prefazione di Gilles Deleuze
pp. 96, euro 18
Quarta
... E dire che ci sono professori d’inglese che parlano inglese per
parlare inglese e che così si guadagnano da vivere: siamo a Ionesco!
Che d’altronde ha trovato la sua ispirazione geniale in un celebre
manuale d’inglese. Questi manuali in fondo ci dicono: prima imparate a
parlare, dopo potrete dire qualcosa! Non capiscono nulla del processo
di acquisizione del linguaggio: si parla solo se prima si ha qualcosa
da dire: SENZA DESIDERIO NON C’È PAROLA.
Risvolto
Questo pamphlet è una preziosa e avvincente analisi dell’elemento in
cui tutti noi, in quanto umani, inconsapevolmente ci muoviamo, e che
determina forse più di ogni altra cosa le nostre idee, e quindi le
nostre azioni: il linguaggio. Il fuoco della polemica è rivolto in
maniera feroce contro l’egemonia della lingua anglo-americana, ma la
questione è ben più ampia: come si instaura il potere, in tutte le sue
forme, all’interno del linguaggio? In che modo, noi umani, abitiamo il
linguaggio, e in che modo possiamo renderci refrattari alle forme di
potere che se lo contendono? L’analisi «tetraglossica» di Gobard ci
offre nuovi e sorprendenti strumenti per rispondere a tali domande,
proponendoci di pensare il linguaggio come un ambiente a più
dimensioni, almeno quattro appunto, in cui si dispiega la nostra
esistenza fin dai primissimi passi. Tutto ciò in uno stile che si fa
beffe della saggistica accademica. Come scrive Gilles Deleuze nella sua
prefazione, «Gobard non procede in alcun modo come un comparatista.
Procede come un polemista o una sorta di stratega, preso egli stesso in
una situazione. Si colloca in una situazione reale in cui le lingue si
affrontano concretamente». E ancora: «Gobard ha un nuovo modo di
valutare i rapporti del linguaggio con la Terra. In lui ci sono un
Court de Gébelin, un Fabre d’Olivet, un Brisset e un Wolfson, che
ancora resistono: per quale avvenire di linguistica?».
Nota biografica
Di Henri Gobard sappiamo che fu allievo all’École des Hautes Études,
per divenire poi professore al dipartimento di psicologia e di inglese
all’Università di Parigi VIII-Vincennes, sin dalla sua fondazione nel
1968. Fu membro fondatore dell’Istituto di ricerche sociolinguistiche
(IRSOL). Membro del premio Nietzsche di Taormina fondato
dall’associazione internazionale di studi e ricerche su Nietzsche, vi
tenne nel 1976 una conferenza sul tema Blake e Nietzsche. Nel 1974
sviluppò presso l’Università di Friburgo un primo modello dell’analisi
tetraglossica che avrà compimento nella sua opera qui tradotta. Ha
pubblicato due libri: L’alienazione linguistica (1976), La guerra
culturale (1978). Il modello di indagine del linguaggio sviluppato da
Gobard ebbe una influenza decisiva sulle teorie di Guattari e Deleuze
che hanno luogo in Kafka. Per una letteratura minore. I suoi interessi
sull’aspetto complessivo della lingua in relazione alla psiche e alla
società lo hanno portato all’inizio degli anni sessanta ad interessarsi
in un primo momento all’antipsichiatria di Ronald Laing e David Cooper,
con cui poi polemizzò nei suoi libri-pamphlet del decennio successivo,
nonché a tradurre le opere dell’antropologo e psicanalista Georges
Devereux, di cui insieme a Tina Jolas ha curato varie traduzioni di
opere presso Gallimard e Flammarion.
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