Gottfried Keller

Specchio il gattino

Una fiaba di Seldwyla

Illustrazioni di Maximilian Liebenwein

Copertina cartonata

 

pp. 120, euro 18

 

Quarta

Specchio è un gattino affettuoso e giudizioso, che porta questo nome per via del suo pelo liscio e lucente; amante della caccia e, solo due settimane all’anno, delle scorribande sui tetti in cerca di una gattina da amare. Quando è nel fiore degli anni, però, muore la sua anziana, amorevole padrona e lui si ritrova abbandonato, cacciato di casa, e senza nessuno che gli assicuri il cibo quotidiano. È ridotto pelle e ossa, e conduce una vita di miseria ed elemosina. Si imbatte in Pineiss, il mastro stregone cittadino, che gli propone un patto scellerato: gli metterà a disposizione i cibi più succulenti per tutto il tempo che sarà necessario, ma quando Specchio sarà grasso a sufficienza, lo stregone potrà ucciderlo per estrarre il suo grasso e adoperarlo nelle sue pozioni magiche come ingrediente imprescindibile. Specchio accetta, firma il contratto, e da qui in poi dovrà escogitare sempre nuovi, astutissimi piani, per salvarsi la pelliccia.



Gottfried Keller (Zurigo 1819-Zurigo 1890) è considerato il più grande scrittore svizzero, il maggiore classico della letteratura di quel paese. Fra le sue opere note in traduzione italiana, ricordiamo il romanzo autobiografico Enrico il verde (1879-80), e i cicli di novelle Sette leggende (1872), Novelle zurighesi (1877), Gente di Seldwyla (1856-1874), da cui è tratta la fiaba di Specchio il gattino che pubblichiamo qui in una nuova traduzione italiana.



Maximilian Liebenwein (Vienna 1869-Monaco di Baviera 1926), è l’autore di tutte le illustrazioni di questo libro. Operò in una temperie in bilico fra l’impressionismo e lo stile Liberty, e fece anche parte, dal 1900, della Secessione viennese, di cui, nel 1912, divenne vicepresidente.

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