Sebastiano Timpanaro
Leopardi e altre voci
A cura di Luca Baranelli e Massimo Raffaeli
pp. 136, euro 16
Quarta
Caro
signor Hofmann,
Grazie
anche di aver letto in gran parte un libro così
«illeggibile» come i miei contributi filologici.
Non c’è in essi nessun lampo d’ingegno
caratteristico dei grandi filologi: sono esempi di onesto
«mestiere filologico» tradizionale, e nulla
più. Tuttavia, come tu hai sempre pensato, quella era, sia
pure entro i limiti che ho detto, la mia vocazione, dalla quale mi
hanno distolto le mie ambizioni sbagliate di storico culturale
ottocentesco e, peggio ancora, di «filosofo». Ma
che ci vuoi fare? Spesso si aspira a occuparsi proprio di
ciò per cui si ha meno attitudine; e io fin da giovane ho
avuto un insano «amore non corrisposto» per la
filosofia.
Sebastiano
Timpanaro a Cesare Cases,
20 gennaio 1979
Risvolto
Di
Sebastiano Timpanaro – latinista e filologo classico, storico
della cultura, militante socialista – sono noti, non solo
agli specialisti, i moltissimi studi pubblicati in riviste disciplinari
e periodici politico-culturali (spesso raccolti in volume) nella
seconda metà del Novecento. Le sue competenze e i suoi
interessi spaziavano dall’antichità latina e greca
a Leopardi, da Cicerone al marchese d’Holbach, da Engels a De
Amicis, da Freud a Matteotti, da minute questioni di critica testuale a
grandi temi come il materialismo e la psicoanalisi. Sono pure noti i
suoi ritratti di grandi studiosi otto-novecenteschi.
Ma,
come mostra questo libro, Timpanaro aveva anche la capacità
di condensare in testi relativamente brevi sia la figura di un autore
antico o moderno sia il contenuto e gli strumenti di una scienza come
la filologia classica. Nelle voci principali qui raccolte –
recuperate dalle fitte colonne dall’Enciclopedia
Europea Garzanti,
che a distanza di quasi cinquant’anni si possono definire
«quasi inedite», – Timpanaro delinea in
modo rigoroso il profilo di quattro autori – Platone,
Cicerone, Leopardi, Croce –, una scienza come la filologia
classica e una sua applicazione come la critica testuale. Altre voci
più brevi non firmate, ma a lui attribuibili con certezza,
riguardano Niccolò Tommaseo e alcuni insigni filologi
classici attivi fra il Settecento e il Novecento.
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